Sunday 24 June 2007

TAROTS

nel 2005 disegnai una piccola serie di tarocchi.
non so come ma mi venne in mente di creare dei personaggi post-atomici, metà umani metà insetti metallici, e di collocarli in un ambiente surreale e spaventoso. questi erano compatibilissimi al tema in questione, e la simbologia dei tarocchi classici poteva bene adattarsi ai miei insettucoli.
la maggior parte dei mazzi di tarocchi moderni che si trovano sul mercato è di carattere fiabesco, onirico o comunque positivo..esistono persino i tarocchi dell'erotismo. chi si affida alla lettura delle carte può incorrere non solo in notizie rassicuranti, ma anche in spiacevoli o addirittura catastrofiche predizioni. quindi perchè non produrre un soggetto più oscuro e inquietante?
questa sopra è la ruota della fortuna, è la carta della destabilizzazione, rappresenta il ciclo della vita, ignoto, incerto tra i luminosi regni del bene e le desolate langhe del male.


questa sorridente figura a destra è la morte, che nell'alchemico universo dei tarocchi non significa la fine improvvisa di una vita, ma la resurrezione, la radicalizzazione e il cambiamento repentino di una situazione.






l'imperatrice è la terza carta del mazzo , racchiude in sè la fusione tra intelligenza e saggezza, tra il calore della carne e la freddezza del metallo, tra sentimento e raziocinio, tra sangue e spirito.
il dominio pe
rfetto della mente e dei sensi.





la parola diavolo, quindicesima carta degli arcani maggiori, significa letteralmente "separazione". la divisione è l'opposizione alla logica ed al senso dell'unione, il dia-bolico è inteso quindi come l'abbandono di una situazione di pace; come il percorso impervio, difficile e pericoloso della vita; come il trapasso tra la serenità del prima all'auspicata pace del poi.
lo scorpione ha dai 12 ai 14 mesi di gestazione, non è un insetto effimero, ha un esistenza complessa. nello zodiaco lo scorpione rappresenta la fase dell'eros, del piacere e dell'esistenza che si tramuta in rabbia inconscia o in ossessione.




la papessa, o alta sacerdotessa, rappresenta l'interiorizzazione e la pace dei sensi, la saggezza e la riflessione. di solito viene raffigurata tra due colonne, per evocare il tempio in cui si trova e il misticismo che la caratterizza.



il matto è l'ultima carta degli arcani maggiori, rappresenta la chiusura di un ciclo e l'inizio di un altro. in genere viene raffigurato da un uomo che, per sua scelta o per volontà d'altri, se ne sta andando da una città. è la carta del libero arbitrio per eccellenza: l'uomo può decidere cos'è il giusto per se stesso, può decidere se accettare o meno la conformità del genere umano.



tarocchi 2005, acrilico su cartone gessato, 24x13